(Pubblicato su Lepaginedelvino.it)
#MoldenhauerWine – Non ci sono dubbi sulla strada intrapresa da Generazione Alessandro: una strada che racconta l’identità Etna di una Sicilia ben servita nei calici di questa degustazione. Parliamo dei vini proposti da Benedetto Alessandro, enologo di Camporeale, in provincia di Palermo. Una forte identità, un marchio, e una famiglia dedita a vini a dir poco vulcanici.
L’ultimo incontro con Benedetto Alessandro che nella cantina di famiglia sita a Camporeale svolge il ruolo di enologo, risale al mese di ottobre 2019 in Sicilia. Già conoscevamo alcuni vini, da precedenti degustazioni, ma in quella occasione abbiamo approfondito la conoscenza della loro realtà in provincia di Palermo. Benedetto con la complicità dei suoi cugini Anna e Benedetto, ha avviato da qualche anno un nuovo progetto sull’Etna da cui ottenere vini dalla forte identità, creato il marchio Generazione Alessandro e nel 2016 fatto il primo acquisto di terreni presso la Contrada Piano Filici a Castiglione di Sicilia, sul versante Nord-Est del vulcano
Negli anni successivi sono seguiti altri acquisti nelle Contrade Pontale Palino, sempre a Castiglione di Sicilia, e nelle Contrade Sciaramanica e Borriglione, entrambe a Linguaglossa, in posizioni diverse dove le variazioni microclimatiche e geomorfologiche del contesto etneo permettono di creare una produzione identitaria per ogni etichetta che si intende produrre. Sul vulcano, definito con rispetto reverenziale dai locali A’ Muntagna, la viticoltura ha una storia millenaria e conserva ancora oggi caratteristiche che la rendono unica dai terrazzamenti, visto le notevoli pendenze dei suoli, al sistema di allevamento tradizionale ad alberello, vere sculture a cielo aperto.
Recensiamo di seguito i primi due vini di Generazione Alessandro ovvero un Etna Bianco DOC e un Etna Rosso DOC, con un’impronta stilista interessante e che ci hanno davvero conquistato all’assaggio. Presentiamo il loro differente contesto produttivo, la vinificazione a cui, senza dubbio, commentiamo ai cugini Alessandro buona la prima !
Partiamo da Trainara ottenuto da Carricante 80%, Catarratto 20%, su suoli con sabbie vulcaniche a Contrada Piano Filici, con un attuale sistema di allevamento a controspalliera allevata a cordone speronato, fatto nel 2016 e una resa contenuta di 60 quintali a ettaro . Le uve bianche che sono presenti nel vino sono ottenute dalla parte occidentale dove un maggiore ombreggiamento risulta perfetto per le varietà di questa etichetta. I grappoli raccolti manualmente in piccole cassette e nelle prime ore del mattino, sono diraspati, raffreddati e pigiati sofficemente. Dopo la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio, affina per 10 mesi in acciaio sulle fecce fini con un controllo della temperatura prima di essere imbottigliato dove resta per almeno 4 mesi a temperatura costante.
Segue Croceferro da Nerello Mascalese al 100%. Qui il terreno ha sabbie vulcaniche con una buona presenza di pomice rossa, sempre a 640 metri sul livello del mare e con un impianto del 2016. Questa porzione di vigneto che è definita orientale ha una maggiore esposizione al sole e una ventilazione spontanea data dal microclima etneo, caratteristiche idonee alla varietà rossa etnea. Le uve raccolte manualmente in piccole cassette nelle prime ore del mattino, sono diraspate e pigiate sofficemente. La f ermentazione alcolica avviene in tini tronco-conici di acciaio, con rotture del cappello giornaliere effettuate tramite follatura. La maturazione avviene poi per 12 mesi in tonneaux di rovere francese per il 70% e con la restante massa invece in vasche di acciaio. Il successivo affinamento in bottiglia dura almeno 6 mesi per acquisire rotondità e spessore degustato.
DUE DOC ETNA CHE FARANNO PARLARE DI SÈ
Trainara Etna Bianco DOC 2018 – 12,5% | L’esordio è di un giallo paglierino luminoso nel calice. L’olfatto esordisce con piacevoli note di citronella, a cui seguono sentori sia di timo, salvia, con a chiudere un accenno di pietra focaia che si svilupperà nel tempo dato la gioventù del vino. L’ingresso in bocca ci localizza subito con il contesto etneo espresso dalla piacevolezza sapida che lascia spazio a una vivace freschezza, caratteristiche degustative esaltate dal grado alcolico contenuto, dalla buona armonia che presenta all’assaggio sino al finale, di buona persistenza, che vira su note di pompelmo rosa.
Croceferro Etna Rosso DOC 2018 – 13,5% | Conquista subito con la sua luminosa tonalità rosso rubino chiaro. Il suo naso incanta poi per le eleganti note floreali di geranio e rosa canina, a cui si intrecciano delicati sentori di fragolina, melograno e altre piccole bacche del sottobosco, con una sfumatura finale che ricorda note salmastre date dal suolo vulcanico. Il sorso è ben equilibrato, morbido e succoso al tempo stesso, con una sfumatura sapida, una grande piacevolezza, una gradazione alcolica non importante che ne facilita l’assaggio, un finale già lungo, dove ritornano note di melograno percepite al naso.